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Gino Sarfatti, nato nel 1912 a Venezia, si trasferisce a Genova nel 1930 per studiare Ingegneria aeronavale. Tuttavia, a causa delle sanzioni internazionali imposte all'Italia nel 1935, la sua famiglia subisce una grave crisi economica. Costretto ad interrompere gli studi, Sarfatti si trasferisce a Milano all'età di 23 anni. Qui scopre il campo della progettazione ingegneristica e illuminotecnica, che diventerà la sua strada professionale. Nel 1939 fonda Arteluce, un'azienda specializzata nella produzione di soluzioni innovative per l'illuminazione. Nonostante l'introduzione delle leggi razziali e i bombardamenti su Milano nel 1943,

Sarfatti riesce a mantenere l'attività di Arteluce e, dopo la Liberazione nel 1950, torna in città con la sua famiglia. Nel 1951 Arteluce apre il suo primo negozio in Corso Littorio, ora Corso Matteotti, progettato da Marco Zanuso. Oltre alla vendita al dettaglio, Arteluce si dedica alla produzione di lampade per il settore pubblico e residenziale. Tra i progetti di spicco si annoverano l'illuminazione di navi da crociera, musei e teatri, inclusi il Palazzo Bianco di Genova e il Teatro Regio di Torino. Nel 1954 i modelli 1063 e 1065 di Sarfatti vincono il "Gran Premio" alla Triennale di Milano, mentre il modello 559 riceve il prestigioso Compasso d'Oro ADI.

Nel successivo premio Compasso d'Oro, il modello 1055 viene premiato. Nel 1962, Gino Sarfatti e il suo amico di lunga data Vittoriano Viganò inaugurano una nuova sede principale di Arteluce in Via della Spiga. Nel 1973, Sarfatti decide di vendere Arteluce a Flos e si trasferisce nella sua casa a Griante, sul lago di Como. Riconosciuto come designer e imprenditore di fama mondiale e autore di oltre 700 lampade, Gino Sarfatti muore nel 1985.

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