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Aldo Londi (1911-2003), scultore e ceramista italiano, è stato uno dei protagonisti più significativi della ceramica del XX secolo. Originario di Montelupo Fiorentino, Londi iniziò la sua formazione nel laboratorio della manifattura Fratelli Fanciullacci, dove sviluppò un forte legame con la tradizione artigianale. Dopo un periodo come pittore, si avvicinò alla ceramica come mezzo espressivo, maturando un desiderio di innovazione.

Nel 1946 entrò nella manifattura Cav. G. Bitossi & figli come direttore artistico, un ruolo che ricoprì per oltre cinquant'anni. Sotto la sua guida, l’azienda si trasformò, rispondendo alle tendenze internazionali con una produzione moderna ma profondamente radicata nella tradizione. Londi seppe coniugare la passione per l'artigianato con l'esigenza di rinnovamento stilistico, dando vita a ceramiche di alta qualità che rispondevano sia ai gusti estetici che alle necessità del mercato, in particolare quello americano ed europeo.

Il suo approccio innovativo includeva sperimentazioni con smalti e materiali, che portarono alla creazione di opere caratterizzate da forme nuove e colori brillanti. La sua ricerca artistica fu sempre accompagnata da un forte interesse per le radici storiche, ispirandosi a tradizioni etrusche e primitive. Le sue ceramiche non solo furono precorritrici delle tendenze del design, ma rappresentarono anche una fusione tra arte e funzionalità.

Londi ha avuto un impatto duraturo sulla ceramica, elevandola a una forma d'arte internazionale e contribuendo anche alla preservazione e valorizzazione del patrimonio ceramico di Montelupo Fiorentino.
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