È il 1962 e i fratelli Castiglioni, nel pieno delle loro sperimentazioni, immaginano una lampada da terra a luce indiretta la cui sorgente sia un faro di automobile da 300W, importato direttamente dagli Stati Uniti. Per sorreggerlo scelgono uno stelo in acciaio cromato, regolabile in altezza fino a 1,95 metri, sul quale fissare dei passanti di una canna da pesca che possano contenere il filo elettrico esterno. In una sorta di gioco di assemblaggio, uniscono più componenti e ne modificano le funzioni creando Toio, neologismo per il termine inglese 'toy', giocattolo. Lontana dell'estetica dei tempi, con il suo stile industrial diventa ben presto un'icona di design dalla forte presenza, anche da spenta. La struttura, sulla quale sono inserite delle lamelle per avvolgere il cavo, alloggia il trasformatore universale a vista e funge anche da maniglia, consentendo di spostare comodamente la lampada. Grazie al suo fascio di luce intenso e potente, regolabile grazie al dimmer, Toio è in grado di illuminare ampi spazi, diventando la protagonista dell'ambiente in cui è inserita.In occasione del centenario dalla nascita di Achille Castiglioni, Flos celebra Toio realizzando un'edizione limitata dove il riflettore, mantendeno inalterata l'iconica forma, è a LED e la struttura si veste della nuova finitura goffrata nero opaco. I pezzi numerati sono certificati da un'etichetta olografica, per assicurarne l'unicità.