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Giovanni Ponti, noto come Gio Ponti (Milano, 18 novembre 1891 – Milano, 16 settembre 1979), è stato un importante architetto e designer italiano del dopoguerra. La sua vasta produzione comprende oggetti in diversi ambiti, tra cui scenografie teatrali, lampade, sedie, oggetti da cucina e interni di transatlantici. Si laureò in architettura al Politecnico di Milano nel 1920 e nel 1926 fondò la rivista Domus insieme all'editore Gianni Mazzocchi, di cui fu direttore fino alla sua morte. Nel 1931, assunse la direzione artistica della Luigi Fontana e nel 1932 fondò la FontanaArte insieme a Pietro Chiesa. Fu uno dei promotori del Premio Compasso d'Oro e uno dei fondatori dell'ADI. Inoltre, ricoprì diversi incarichi nella Triennale di Milano e fu docente al Politecnico di Milano. Uno dei suoi lavori più noti è la seduta "Superleggera" del 1955, prodotta da Cassina.

Questa sedia era un'evoluzione di un oggetto già esistente, la Sedia di Chiavari, migliorata in termini di materiali e prestazioni. Gio Ponti progettò numerosi edifici celebri, sia pubblici che privati, tra cui le case di Via De Togni, la casa a torre di Corso Venezia, i palazzi RAI e Ferrania, la torre Littoria al Parco Sempione, il grattacielo Pirelli a Milano, la Cattedrale di Taranto, Villa Planchart a Caracas e il Museum of Modern Art di Denver.

Nel campo del design, i suoi arredi, lampade e oggetti disegnati per FontanaArte sono considerati dei classici, alcuni dei quali sono ancora in produzione, come le lampade 0024, Bilia, Pirellina, Pirellone e il Tavolino 1932.Nonostante l'età avanzata, Ponti continuò a lavorare e le sue ultime creazioni risalgono al 1971, quando aveva già ottant'anni. Morì otto anni dopo nella sua casa milanese di Via Dezza, che egli stesso aveva progettato e che attualmente ospita il suo archivio.

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