Icona apprezzata e venduta in tutto il mondo, Parentesi è stata creata da due designers che non si sono mai incontrati. Pio Manzù, morto prima di portare a termine il progetto, abbozza su un foglio una scatola cilindrica luminescente che, ruotabile di 360 °, scorre su un'asta collegata fra soffitto e pavimento. E' a partire da questo schema che Achille Castiglioni reinterpreta e dà vita a un prodotto più attuale che mai, tutt'ora protagonista nelle case di centinaia di migliaia di persone. Lanciata sul mercato da Flos a partire dal 1971, è un apparecchio a luce diretta a metà fra una sospensione e una lampada da terra dove il corpo tubolare metallico, dalla forma che le dà il nome, scorre verticalmente su di un cavo di acciaio, lungo fino a 4 metri, che rimane teso grazie al contrappeso posto a terra. Protagonista è la lampadina, celebrata nella sua essenza, che può essere direzionata a piacimento, rendendo Parentesi un prodotto versatile, leggero e dal fascino senza tempo che si inserisce in qualsiasi tipologia di ambiente. Nella versione Parentesi D, l'intensità della luce è regolabile grazie al dimmer presente sul cavo a pedale.Nell’idea che "la acquisti e poi sei tu a montarla", anche il packaging è originale e fuori dagli schemi: i componenti della lampada vengono infatti confezionati sottovuoto in un materiale plastico trasparente facilmente trasportabile grazie a una maniglia ricavata dall'unione dei due gusci che la racchiudono. Vincitrice del Compasso d'Oro nel 1979, fa ora parte della collezione permanente del Triennale Design Museum di Milano ed è esposta in molti musei, fra cui il Museum of Modern Art di New York.In occasione dei cinquant'anni dalla sua nascita, Flos celebra Parentesi con le finiture Arancio e Turchese: il primo colore era spesso usato da Manzù per i suoi prototipi, il secondo era la tonalità preponderante negli arredi della casa di Castiglioni.